domenica 17 agosto 2014

E finalmente arrivò Governolo....

Con ordine...
Molte tappe alle nostre spalle, due terzi del percorso fatti.
Viaggiare così a poco a poco ti porta lontano e tutto cambia, ma piano piano. Vai in strade isolate, argini, piccoli sentieri. E cambiano le case, le coltivazioni, la parlata.
Ci entri piano piano nel territorio nuovo e allora non ti sembra nuovo. Sei tu che ti senti nuovo ad ogni curva, perché sei lì e ci sei sulle tue gambe. Una conquista e una vittoria. Un pensiero in più ogni volta. Certo, in paio d'ore di auto saresti a casa, ma vuoi mettere...
Con ordine dicevamo.
Senza 'mega-giga' e wi-fi siamo stati un po' fuori dal mondo. Finalmente qui a Governolo, all'Ostello dei Concari, abbiamo tutto: letto docce, colazione a buffet e ... connessione!!!
Da Pizzighettone siamo caduti nel torrone di Cremona. Un bel percorso, seguendo prima l'Adda poi il Po. Camillo il nostro Virgilio di Pizzighettone, ci accompagna fino a Crotta d'Adda dove gli amici della Fiab ci scortano fino a Cremona. Entriamo nella città con qualche difficoltà ma ci ritroviamo tutti alla Parrocchia del Cristo Re. Seguiamo il canale Milano-Cremona e abbiamo modo di vedere un paesaggio diverso, tra natura e industria.
A Cremona ci accoglie una guida che ci fa ammirare il Duomo e poi il sindaco in persona che ci fa vedere il Palazzo del Comune. Orgoglio...! Decidiamo di adattare il detto di Cremona: le tre T di Cremona sono Torrazza, Torrone e ..... TVB!
Ripartiamo per Torre De Picenardi. Una comoda ciclabile sulla via Postumia e poi campagna , stradina asfaltata larga giusto un trattore e due mura di mais ai lati. Non si vede oltre ma è incredibilmente vario. Antichi cascinali a corte chiuse che ti fanno pensare alle comunità che lì hanno vissuto e che sono sparite.
Torre ha due castelli un bar accogliente nella piazza e una Pro-Loco da dimenticare.
Così lasciamo il paese per andare a Marcaria. Seguiamo la Green Way lungo l'Oglio, bellissima, e poi ci facciamo condurre da Katia a conoscere la villa quattrocentesca dei Conti di Castiglione, la casata di Baldassarre, e rimaniamo a bocca aperta. Una meraviglia che un comune coraggioso sta cercando di recuperare restituendolo alla comunità. Un esempio di come sia possibile spingere sulla cultura per riacquistare identità e occasioni di promozione del territorio.
A Marcaria abbiamo anche una bella sorpresa. La Gazzetta di Mantova  ci dedica un articolo con foto... wow!
E si riparte per Mantova. Riprendiamo la campagna, ma sosta doverosa a Grazie per la festa di Ferragosto con madonnari, cotechino, tortelli di zucca, e coccodrilli imbalsamato appesi nel santuario. E poi tanti fiori di loto nel lago di Mantova. Spettacolo!
Mantova è stupenda e non dobbiamo dirlo noi. ... L'ammiriamo a dovere e ripartiamo con un po' di pioggia seguendo il Mincio.. in argine, con la campagna ai nostri piedi, letteralmente. Senza fiato, letteralmente e metaforicamente. È bellissimo.e siamo sempre più convinti: la pianura padana non è monotona. Forse lo  è se la percorro in autostrada. Ma a piedi, ragazzi.....
La ciclabile ci porta a Governolo all'Ostello dei Concari.dove Nicola ci coccola con letti veri, colazione e cena squisite. Un vero paradiso per viaggiatori lenti.
Governolo è un minuscolo paese ma è pieno di storia. Citato da Dante, pare sia il luogo dove Attila  è stato fermato. Soprattutto è il posto in cui il Mincio confluisce nel Po ed è storicamente il confine del ducato. Un confine d'acqua, regolato da complicati manufatti idraulici per mantenere il livello dei laghi di Mantova costante a tutti i costi, anche variando le conche del fiume. Non sapevamo che l'Ingegneria idraulica fosse una forma d'arte'...
E ora ripartiamo, Ostiglia ci aspetta.




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