Poi uno si chiede che cosa fare a Pettorazza. Glielo diciamo noi.....
Una giornata incredibile, un affetto e una gioia non pensabile. Molta storia e molta ricchezza. Molto imbarazzo per noi che siamo lì a passare le vacanze e a correre in modo spensierato mentre una comunità intera lavora per accoglierci e già questo ci sembra strano. Ma è vero!
E poi gli amici del Delta che vengono qui apposta solo per incontrarci.
E le belle persone che vogliono scambiare esperienze e ci fanno scoprire le attività, la storia, la tradizione.
E il Sindaco con la Giunta, il tricolore, i Tamburini e i personaggi in costume che ci accolgono.
E la popolazione che ci ascolta e ci applaude.
Che roba! Che sgasata! Che emozione!
Ma cosa è successo veramente?
Abbiamo lasciato Rovigo, con il saluto dei ragazzi dell'associazione Tira la palla e già qui dovevamo capirlo che sarebbe stata una giornata particolare. Poi siamo saliti sull'argine dell'Adige, facile facile. Lo abbiamo seguito fino a Pettorazza. Uno spettacolo di fiume; anche lui sembra scorrere a velocità bassa (ma è un'impressione).
E poi siamo arrivati e lì è stato un crescendo.
Rinfresco ottimo (spazzolato con la consueta cura. ..).Tempo di una doccia e arrivano Marco e Serena e i loro figli da Bellombra (Ro) dell'associazione Terra e Libertà, nonché gestori del B&B La Zanzara. Ci regalano uno zainetto colmo di libri e prodotti tipici del Delta. Li ringraziamo e loro ci dicono che siamo una risorsa per loro... Inizia l'imbarazzo, ma è emozione.
Andrea, il vicesindaco, ci porta a spasso per il paese. Conosce ogni cosa, ci mostra luoghi strepitosi come la corte Grimani e ci racconta che un tempo il fiume seguiva un altro corso, ma poi l'uomo lo ha deviato. Iniziamo a capire di trovarci in un posto speciale.
Dopo la cena inizia la favola. Hanno creato un evento pubblico e ci chiedono di raccontare il nostro progetto. Applausi, emozioni e parole che, nonostante gli spritz bevuti a cena, riescono a uscire. Ascoltiamo le loro esperienze (rievocazione storica, l'acqua, e una corsa su curiose auto -ma inquinanti!)
Poi il Sindaco ci consegna un diploma e c'è un rinfresco e, dopo la commozione, arrivano le grandi risate. Infine un vero giullare (ma è sempre il vicesindaco! ) ci legge una poesia composta e dedicata a noi.
E noi scopriamo il mondo. È il mondo in cui vince la voglia di abbracciare e di essere abbracciati e spinti a fare e a incontrare. Anche questa è 'propulsione umana'.
Ecco che cosa si può fare a Pettorazza: c'è da ricaricarsi!
Domani ci aspetta la tappa più lunga, domani sarà più facile arrivare.
Grazie Pettorazza!
venerdì 22 agosto 2014
Pettorazza, emozioni forti.
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Alla base di ogni sogno deve sempre coesistere un po' di sana follia che ci porti a fare ciò che altri ritengono superfluo, inutile o addirittura stupido. Quando poi scopri che interi paesi si mobilitano al tuo arrivo per accoglierti è lì, in quel preciso istante che scorgi d'aver avuto ragione a crederci. E' sempre in quel preciso istante che il sogno in un battito di ciglia, in un colpo di pedale, in un colpo di pagaia o in un passo di corsa, è divenuto sana e tangibile realtà. Ed il 'miracolo' sta nel fatto che a quel punto è sogno di tanti. Ed è incredibilmente, meravigliosamente contagioso. ...Alex
RispondiEliminaproprio così!
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