martedì 31 luglio 2018

TVB concluso, la Felicità continua..








Tre giorni. Sono pochi per un TVB. Possono sembrare pochi. Senonché il TVB è ciò che incontri, le persone, i panorami, il gruppo e il senso che dai a tutto questo. Allora pochi giorni diventano così pieni, così ricchi che forse di più non potresti reggere, forse non potresti andare oltre.

Venerdi 27 luglio, caldissimo. 14.30 in piazza Castello, sul lastricato potresti grigliare un peperone. Ci sono tutti? Non proprio...  si parte un'ora dopo e siamo già in ritardo... ma il gruppo c'è, con le bici caricate in modo improbabile. Nessun podista per oggi...
Corso Francia, con la sua ridicola pista ciclabile. Poi giriamo verso Collegno e Rivoli. E qui il gruppo si separa, partono due staffette per andare in tempo a Vaie a prendere le chiavi del presidio/rifugio. Salita infinita al Castello. Una faticaccia, eroica quanto inutile, si poteva tranquillamente aggirare il Castello sotto..... ma a guidare c'è Giorgio, una garanzia in fatto di strade.... Dietro Samuele sbuffa, impreca, pensa al testamento o alla metafisica. Ma c'è, fino alla fine. Più indietro il gruppo della 'maglia gialla'. Si tratta di Giorgino, l'unico uomo al mondo ad aver percorso tutti i TVB, ma proprio tutti. Ma non è questo il suo record, no. Il suo record è averli fatti tutti in sella a un mostro a due ruote che nessuno tranne lui è in grado di cavalcare, nemmeno scarico. E' un po' come l'arco di Ulisse.
Insieme a lui l'eterno Raffaele, presente e fondamentale, l'uomo con più zie al mondo, praticamente una in ogni tappa del TVB. Poi ci sono Stefano, in assetto come se fosse uscito dall'ufficio cinque minuti prima, e Rosanna, l'allegria fatta persona, una donna in grado di parlare in rima per un giorno intero. Tutti qui? no, naturalmente. Chiudono la fila Bobo, new entry al TVB, ciclista serio ed esperto, ma che subito si rivela essere in pieno spirito 'tvbino' e lei, la mitica Silvia, la donna con la miglior messa in piega di sempre di ogni TVB. Ha mal di schiena ma c'è, perché il TVB è più di una vacanza e non si può saltare e lei è 'Silviettachenonmolla'.

La via Francigena ci accompagna fino a Vaie. Campagne, abbazie (Sant'Antonio di Ranverso è stupenda), stradine e campi. Un po' in fretta perché è tardi, ma ce la godiamo comunque.

Poi si arriva a Vaie. Ci attende Maurizio, il nostro 'gancio'. Maurizio lavora in valle e si occupa di sociale. Attivista no-tav, ci offre le chiavi di un presidio rifugio, pieno di ogni ben di dio, a noi, praticamente sconosciuti, perché in valle si fa così. Si accoglie. E' la valle vera, non quella raccontata dai giornali. Vaie, sette o poco più abitanti, è un posto ricco: ci sono stradine e abbazie, musei archeologici, un birrificio, una biblioteca intitolata ad Ada Gobetti. Ricco appunto. In più c'è il presidio NOTAV, dove dormiremo (un posto storico, dato alle fiamme nel 2013 per ritorsione contro gli attivisti e da loro ricostruito ).
Ma è la cena la vera sorpresa. Innanzitutto ci raggiungono l'incredibile Barbara, che pur di non perdersi un TVB corre a brindare con noi, e Gloria, acciaio e dolcezza, sarà lei a correre il terzo giorno.
La nostra cena si chiama Locanda del Priore. Più di un ristorante: un progetto sociale di formazione, crescita e accoglienza. Un'occasione per molti che transitano per la Val Susa, magari per fuggire.. E naturalmente una cena ottima. A cena incontriamo anche Adriano e Joelle, un incontro che non dimenticheremo facilmente... :-) Grazie Vaie!

Ed è sabato. Solita partenza tvb: quando ci siamo tutti andiamo. Ma quand'è che ci siamo tutti? Dopo colazione, dopo la foto, dopo gli scherzi, dopo e dopo. Si parte quindi, ma sempre un po' dopo..
Riprendiamo la Francigena, su e giù per il versante destro fino a Bussoleno. Posti magnifici, giornata calda.
Man mano che ti avvicini a Venaus senti sempre di più l'atmosfera di Altà Felicità che la popolazione è riuscita a costruire in questi anni di lotta e non solo. E' una questione di identità e di consapevolezza. Comunque la si pensi in merito, non si può non riconoscere il ruolo fondamentale che questo territorio ha svolto, ponendosi come interlocutore forte, perché compatto, determinato e consapevole, di fronte a chi negli anni ha gestito l'opera.

San Giorio, Bussoleno, San Giuliano, Susa. La via diventa un sentiero, poi un cortile di una cascina, poi un attraversamento ferroviario. Arriva Antonio con noi. E poi si sale, finalmente a Venaus. Tutte le volte che il tvb arriva in un posto che inizia con VEN piove. Vi ricordate a Venenzia in piazza San Marco? Così arriviamo in questi campi ricoperti di tende che nemmeno a Woodstock, e inizia a diluviare.. ottimo. bello montare le tende sotto l'acqua. Ma chissà perché noi ridiamo. Gloria dirige che nemmeno un capomastro, tutti noi fatichiamo e ci bagniamo (beh, quasi tutti, alcuni si muovono a vuoto per diversi minuti, ma si bagnano lo stesso) e Silvia scatta infinite foto.

 E poi finalmente una birra! E arrivano ancora Mutz e Mary! E altri ancora! E poi musica, cibo a km 0 , musica e felicità infinita.
La notte passa, tra migliaia di persone, tende che non c'erano alla sera e spuntano al mattino, docce fredde all'aperto e vita piena.
Domenica si rientra. A piedi, in bici, di corsa e in treno. Un Treno a Bassa Velocità, ma ad Altissima Felicità. Grazie Val di Susa, Grazie Festival, Grazie mondo.

TVBe continued....!























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